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Le Arbovirosi in Italia

Gli ultimi dati riferiti da EpiCentro – il portale dell’Istituto Superiore della Sanità dedicato (ISS) all’epidemiologia nella Sanità pubblica – dal 1 gennaio al 21 ottobre 2025 dal sistema di sorveglianza nazionale – coordinato dall’ISS – mostrano 416 casi confermati di Chikungunya (47 associati a viaggi all’estero e 369 autoctoni, nessun decesso).

Soni stati 182 i casi confermati di Dengue (178 associati a viaggi all’estero e 4 autoctoni, senza alcun decesso), principalmente causati da Aedes aegypti. In Europa, Italia inclusa, la trasmissione può avvenire anche grazie alla zanzara tigre (Aedes albopictus), soprattutto nei mesi più caldi. 

I casi di Zika virus sono stati quattro, tutti importati, e non si è registrato nessun decesso, mentre sono stati 48 casi di TBE, la meningoencefalite da zecche, (45 autoctoni e 3 associati a viaggi all’estero, con un decesso).

Nell’elenco si parla anche dei casi di Toscana virus, che sono stati 105 (104 autoctoni e 1 associato a viaggio all’estero, con un decesso).

Per quanto riguarda i casi di West Nile e di Usutu virus, trasmessi principalmente dalla zanzara comune del genere Culex, in particolare la Culex pipiens.

Queste zanzare sono attive soprattutto tra il tramonto e l’alba e si infettano pungendo uccelli selvatici, che sono i serbatoi naturali del virus. in Italia, la sorveglianza epidemiologica dei casidi malattia da virus West Nile (WNV) è regolata dal “Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (PNA) 2020-2025”  sottoscritta dalla Conferenza Stato, Regioni e Province autonome il 15 gennaio 2020.

Il documento da una parte integra in un unico Piano la sorveglianza veterinaria (animale ed entomologica) del WNV – essenziale per la stima del rischio – e quella dei casi umani; dall’altra, in considerazione delle analogie esistenti tra i rispettivi cicli biologici, integra le attività di sorveglianza previste per il WNV con quelle utili all’individuazione precoce della circolazione del virus Usutu (USUV) in quelle aree dove il virus è stato rilevato in passato e che spesso coincidono con le aree endemiche per il WNV.