Focus Parassiti e Infestanti

3. A proposito dei VIRUS: cenni storici e tassonomici

di Athene Noctua Schermata 2018-05-29 alle 12.36.45

Il termine VIRUS dal latino significa ‘sostanza velenosa capace di produrre malattia’ e quindi fu usato per descrivere molto genericamente un microrganismo patogeno, solo nella prima metà del XX secolo furono chiamati Virus quei particolari patogeni privi di citoplasma e di metabolismo proprio. Schermata 2018-06-15 alle 11.39.45Per citoplasma intendo tutti i costituenti posti all’interno di una cellula (organuli cellulari, matrice citoplasmatica e citoscheletro) tranne il nucleo. Il fatto che non abbiano un metabolismo proprio li obbliga a parassitare una cellula o un batterio per potersi replicare (riprodurre).

I primi che incapparono in maniera sistematica nei Virus furono L. Pasteur nel 1884 studiando la rabbia e da A. Mayer nel 1886 analizzando la malattia del mosaico del tabacco, Schermata 2018-06-15 alle 11.40.46ma fu D. Iwanowsky nel 1892 che filtrando un estratto delle foglie del tabacco attraverso un filtro di porcellana in grado di trattenere i batteri si rese conto che il filtrato manteneva la sua capacità infettante per cui li chiamò virus filtrabili dal che si deduce che queste misteriose entità biologiche si replicavano all’interno delle cellule modificandone i processi metabolici come potrebbe fare solo un cromosoma aggiunto. Nel 1935 W. Stanley dimostrò la semplicità chimica dei Virus dimostrando che erano costituiti essenzialmente da proteine, giungendo a cristallizzarli. Successivamente si chiarì che i Virus contenevano anche degli acidi nucleici RNA (RiboNucleic Acid) o DNA (DeoxyriboNucleic Acid), ma mai entrambi.Schermata 2018-06-15 alle 11.41.15

Tassonomia e sistematica

I criteri tassonomici con cui stilare una classificazione sistematica dei Virus sono complessi e non univoci. Ad esempio, in medicina vengono classificati in relazione alla malattia che determinano nell’ospite principale, come il virus del morbillo, dell’influenza, della poliomielite ecc. o dai sintomi come per il virus chikungunya (che nella lingua degli indigeni significa dalle ‘ossa rotte’ per i forti dolori che provoca) veicolato dalle zanzare del genere Aedes. Schermata 2018-06-15 alle 11.39.02Una curiosità è che le manifestazioni cliniche del raffreddore comune sono sostenute dai rhinovirus, la cui fase di incubazione è asintomatica, dopodiché si ha il decorso benigno della malattia che può essere definita una banale malattia delle prime vie respiratorie. Vi possono essere però delle complicanze in quanto l’infiammazione delle mucose può renderle meno protettive nei confronti di altri virus e batteri (anche in questo ultimo caso il decorso è di norma benigno, ma le complicanze batteriche possono aggravarsi rendendo necessaria una terapia antibiotica).

Oppure dal luogo o dal momento dell’isolamento, ad esempio: virus Ebola, responsabile della febbre emorragica con un tasso di letalità molto alto;Schermata 2018-06-15 alle 12.12.13 virus Epstein-Barr (EBV o HHV-4 o Herpes human virus) responsabile della mononucleosi infettiva e coinvolto nella genesi di alcuni tumori epiteliali e di alcuni tipi di linfoma; il virus di Norwalk è il membro più conosciuto del gruppo dei norovirus che sono i principali responsabili di gastroenterite virale nell’uomo adulto. La patologia prodotta da questi virus è autolimitante, leggera e caratterizzata da nausea, vomito, diarrea e dolori addominali. Il virus di Norwalk è costituito da un capside nudo; West Nile Virus veicolato dalle zanzare del genere Culex.

A seconda del tipo di ospite: Virus dei batteri (batteriofagi); Virus delle piante; Virus animali (tra cui uomo).

Schermata 2018-06-15 alle 11.39.57Dalla natura del genoma (tipo di acido nucleico) per cui abbiamo virus con RNA oppure con DNA. Questo criterio sistematico è il più raffinato perché oltre al tipo di acido nucleico arriva a definirne la configurazione e a indagare altri aspetti di chimica analitica raffinata determinando le sequenze dei nucleotidi che sono i mattoncini che costituiscono l’RNA e il DNA. Questo aspetto costituisce la base della Classificazione di Baltimore (proposta dal biologo David Baltimore premio Nobel per la medicina nel 1975) che, per quanto mi è dato sapere, è il criterio maggiormente usato dalla comunità scientifica.

Anche la morfologia contribuisce a classificare i vari Virus in cui si osserva se c’è un capside (una sorta di struttura che avvolge) con o senza pericapside e la sua forma e simmetria.Schermata 2018-06-15 alle 11.40.10

Per cui abbiamo virus:

  • Icosaedrico nudo
  • Icosaedrico rivestito
  • Elicoidale nudo
  • Elicoidale rivestito
  • Forme complesse

Nomenclatura

In base a queste caratteristiche i Virus vengono classificati con la seguente nomenclatura:Schermata 2018-06-15 alle 11.36.29

Resta il fatto che non tutti i virus sono stati classificati oppure la loro classificazione a tutt’oggi è provvisoria, ulteriori suddivisioni in sottospecie, tipi, ceppi ecc. ecc. saranno stabiliti da apposite Commissioni in base a criteri che risultino via via accettati. Il che dimostra la complessità della materia ragion per cui quanto esposto rappresenta la sintesi di una ragionata ricerca, sono però possibili delle discrepanze rispetto ad altri criteri di classificazione o modifiche in corso d’opera. Restano però validi i principi generali esposti.

 

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