di Athene Noctua
Premessa: dando per note le “zanzare” anche se può tornare utile ripassarne la complessa sistematica, cerco di sintetizzare il variegato macrosistema dei virus perché vale la pena di farci un’idea del pericolo/rischio del binomio zanzare&virus…
Quanto sono grandi i virus?
Su alcuni testi i virus sono definiti “capolavori della Natura” sia per le loro dimensioni sia per la loro apparente semplicità di funzionamento. Le dimensioni dei virus sfuggono alla mia immaginazione, certo anche i microbi sono singolarmente invisibili, ma a tutti è capitato di vedere una colonia di batteri o muffe su qualche cibo avariato o di aver ammirato colonie di penicillium sulla marezzatura di una fetta di gorgonzola ma credo che nessuno, se non è un virologo, possa dire di aver visto un virus se non in una fotografia al microscopio elettronico. A conferma di ciò per misurarli si usa una unità di misura inusitata come il nanometro pari a un miliardesimo di metro, altri autori addirittura l’Ångström dal fisico svedese che per primo l’ha utilizzato come unità di misura per quantificare le dimensioni del diametro degli atomi o delle distanze che separano gli atomi che costituiscono le molecole.
In termini matematici l’Ångström è pari a dieci-miliardesimi di metro, ma è un concetto che si rifiuta di rientrare nella mia mente abituata a ragionare in termini di km, m, cm e mm. Ma è pur necessario cercare di farsene un’idea per capire di cosa stiamo parlando riferendoci ai virus in generale, ma con un occhio di riguardo a quelli potenzialmente veicolabili dalla puntura di una zanzara.
Quanti virus ci sono in una puntura di zanzara?
Orbene, il meccanismo di trasmissione dei virus per mezzo della puntura di una zanzara avviene per via ematica: succhia il sangue di un malato, diciamo di dengue, “digerendo” il sangue (in particolare i globuli rossi); i virus passano dall’apparato digerente alle ghiandole salivari e il gioco è fatto, quando la zanzara farà il successivo pasto di sangue l’infezione si concretizzerà. Ricordo che “infezione” non significa necessariamente “malattia” fortunatamente il nostro corpo ha mezzi per difendersi: globuli bianchi e sistema immunitario (anticorpi).
Però… c’è un però: si concretizza nel numero di virus che la puntura di una zanzara è in grado di trasmettere. Per farla breve circa un milione di virus per ogni globulo rosso. Quanti globuli rossi ingurgita una zanzara non lo so, ma la letteratura mi dice che un millimetro cubo del nostro sangue ne può contenere mediamente 5 milioni. Se una zanzara ne succhiasse un decimo di millilitro sarebbero circa 500.000 mila. Quindi parecchi miliardi di virus entrerebbero nell’apparato digerente della nostra zanzara, non so neppure quanti passerebbero alle ghiandole salivari per poi disperdersi nella saliva della nostra “siringa” volante, ma sicuramente tanti, oserei dire troppi. Una volta entrati nel nostro sangue se non venissero prontamente eliminati dalle nostre difese i virus si moltiplicherebbero pronti per i successivi pasti di sangue delle nostre ronzanti volatrici.
Tento di rassicurarmi pensando che il pericolo potenziale esiste pur con un rischio di malattia minimo ma, da quando ho quantificato il numero di virus che una zanzara “infetta” è in grado di trasportare non sono più molto tranquilla nell’effettuare i miei censimenti “zanzariferi”.
Cerco di consolarmi: forse ho anche sbagliato le moltiplicazioni, ma il disagio, anzi l’inquietudine resta e vorrei averla trasmessa anche a voi. Sia come sia cerchiamo tutti insieme di progettare e realizzare dei programmi di prevenzione e lotta (larvicida, ma se necessario anche adulticida) perché sono tanti i virus che potenzialmente ci ronzano intorno, senza contare plasmodi e filarie.
Inoltre, l’inoculo delle etero-proteine contenute nella saliva di tutti gli insetti ematofagi, in primo luogo le zanzare, crea una sorta di shock per il nostro sistema immunitario che è poi la causa dei pomfi. Alcuni medici affermano che, in scala ridotta, ma non tanto ridotta se le punture sono numerose, la reazione immunologica che si viene a creare è uguale o molto simile a quella che avviene nel nostro corpo quando è sottoposto alle tanto discusse vaccinazioni.
Non vorrei essere troppo radicale, ma forse è il caso di dire che l’unica zanzara buona è quella morta, per cui procederò con le linee guida di progettazione, prevenzione, censimento e lotta al prossimo articolo.
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