La cimice dei letti fa parte della famiglia delle Cimicidae (cimice piatta) dell’ordine degli insetti, che si è specializzata quale ectoparassita ematofago degli uccelli, dei mammiferi e dell’uomo. Cimex lectularius, la cimice dei letti comune, è ospitata quasi esclusivamente dall’uomo. Se questo non è disponibile, le cimici dei letti succhiano anche il sangue degli animali domestici, del pollame, degli uccelli e dei pipistrelli. La Cimex lectularius è una specie ormai diffusa nel mondo intero e soprattutto nelle zone climatiche temperate del Nord-America, dell’Europa e dell’Asia centrale. Nelle regioni tropicali del Sud-America, dell’Asia e dell’Africa, la cimice dei letti è sostituita dalla cimice dei letti tropicale Cimex hemipterus per la quale i livelli di umidità e di temperatura richiesti sono un po’ più elevati. Le cimici dei letti penetrano in un nuovo domicilio come passeggeri clandestini con bagagli da viaggio e con oggetti vari quali: mobili, tappeti, materassi, quadri e altri oggetti. Da lì, sulle loro sei zampe, possono propagarsi attivamente. I rifugi preferiti dalle cimici dei letti sono nelle immediate vicinanze dei nostri letti o dei nostri divani, dove il loro ospite dorme. È lì che le cimici dei letti si rifugiano durante il giorno in fessure e cavità ed escono solamente la notte dai loro rifugi per nutrirsi di sangue.
Si trovano cimici nelle pieghe dei materassi, in fessure e crepe nei castelli, nelle reti e dietro le testate dei letti, dietro i comodini, i quadri, le coperture o le tappezzerie scollate, sotto i battiscopa, in canali elettrici e interruttori, nelle fessure di serramenti difettosi. I rifugi e i sentieri delle cimici sono facilmente reperibili per le macchie scure dei loro escrementi. Da alcuni anni le cimici dei letti stanno guadagnando terreno nel mondo intero divenendo una vera e propria pandemia.
Tanto le ninfe quanto gli adulti succhiano di preferenza nell’oscurità. Alla temperatura ambiente la cimice dei letti adulta succhia del sangue ogni 3 a 7 giorni, ma quando la temperatura è più alta e l’ospite è a disposizione, succhia più spesso. Le larve devono nutrirsi di sangue prima di ogni muta. A riposo, piega il suo pungiglione sotto la sua testa e il suo protorace. Per pungere, cerca un posto adeguato sulle parti libere del corpo, per esempio collo, viso, petto, avambracci e polpacci.
COME AGISCE
La pelle viene punta con uno stiletto formato da due tubicini capillari, mentre il labbro inferiore resta fuori. Attraverso questo doppio tubicino, da una parte viene iniettata saliva anticoagulante e dall’altra viene succhiato il sangue. Il processo di suzione dura da 3 a 20 minuti. La cimice dei letti punge sovente parecchie volte alla ricerca di un capillare.
Le pruriginose pustole così prodotte, della dimensione di una lenticchia fino a una moneta da un centesimo, non sono tuttavia allineate come nel caso delle pulci. Generalmente non ci si accorge nemmeno della puntura: le reazioni della pelle provocate dalla saliva delle cimici dei letti cominciano solamente quando la cimice ha lasciato l’ospite e possono persistere per parecchi giorni. La reazione di una puntura di cimice dipende chiaramente dal grado di sensibilità personale. Nel caso di persone sensibili o allergiche, le punture possono portare a estese infiammazioni della pelle e a disturbi dello stato generale quali anafilassi o asma. Il forte prurito provoca lesioni dovute all’intenso grattarsi.
Dalle conoscenze acquisite fino a oggi, le cimici dei letti hanno probabilmente solo un ruolo marginale nella trasmissione di malattie infettive. L’agente patogeno della febbre Q può moltiplicarsi nell’intestino delle cimici dei letti e anche il virus dell’epatite B è stato isolato da cimici dei letti sud-africane. Le cimici dei letti devono essere considerate di conseguenza come vettori potenziali di questi agenti patogeni.
In caso di una forte infestazione, nel locale si sente uno sgradevole odore dolciastro. Questo odore proviene delle ghiandole che si trovano sul ventre del torace degli adulti e sul dorso dell’addome delle larve.
Proprio per questo alcuni disinfestatori in Italia e all’estero hanno addestrato cani in grado di capire se all’interno di un ambiente c’è presenza o meno di questo infestante. Le cimici dei letti lasciano inoltre delle macchie scure dei loro escrementi sulla biancheria, sui sentieri di passaggio e davanti ai loro rifugi.
LA LOTTA
In primo luogo esistono misure preventive che possono impedire un’infestazione. La propagazione delle cimici dei letti ha luogo sia attivamente da oggetti infestati nelle vicinanze, sia passivamente per trasporto con oggetti usati o nei bagagli. Dato che un’infestazione può essere causata anche da uccelli nelle vicinanze dell’oggetto, i pollai, le colombaie e i nidi di uccelli devono essere inglobati nel trattamento. In caso di puntura da cimice dei letti durante un viaggio, si consiglia un accurato controllo dei bagagli al rientro a casa. Se il risultato è positivo, è assolutamente necessario un trattamento dei bagagli prima che essi vengano introdotti nell’abitazione. All’introduzione fra le proprie quattro mura di mobili, materassi e altri oggetti usati, questi sono da esaminare attentamente e/o eventualmente da trattare. Per una lotta efficace, si devono trovare tutti i nascondigli delle cimici dei letti. La ricerca deve comprendere anche i doppi soffitti, i pavimenti rialzati e i locali adiacenti.
Trattamento con prodotti chimici: è consigliabile usare prodotti a base di piretro (abbattenti ma non residuali), che deve coprire tutti i nascondigli possibili; a volte è consigliabile trattare con un nebulizzatore ULV o con nebbia secca anche negli interstizi e nelle prese di corrente, previa apertura. Le superfici del castello del letto che entrano in contatto con la biancheria da letto e le persone che vi dormono non devono essere trattate. La biancheria da letto può essere lavata a 60° C, i materassi possono essere sottomessi a un trattamento appropriato a caldo, a freddo, a gas o essere lavati.
Da poco si propongono trattamenti termici per il locale, completo del suo contenuto. Questi generatori di calore per trattamenti sono solitamente realizzati in acciaio inox e consentono di ottenere il riscaldamento dell’ambiente sino a 70° C (temperatura massima dell’aria in uscita circa 110° C). L’operatore posizionato all’esterno dell’ambiente può monitorare la temperatura interna grazie a data logger che – grazie a sondine posizionate nei punti critici rilevati – consentono di monitorare la temperatura e tenerla costantemente sotto controllo. Sarà molto importante prima di effettuare questa tipologia di trattamenti chiedere al fornitore delle attrezzature un protocollo da seguire per evitare di danneggiare oggetti o apparecchiature elettroniche all’interno dell’ambiente trattato.
Poiché l’eliminazione delle cimici dei letti è molto complessa, richiede di essere effettuata in modo professionale da personale specializzato.
Mario Alessi