PestMAG

Le nuove specie aliene invasive

di Chiara Merlini

Si è parlato molto dell’allarme causato dalle specie aliene invasive: nome suggestivo per descrivere specie che sono aliene sì (vengono da altre parti del mondo) ma, in fondo – e in superficie – dal nostro pianeta. Di cosa si tratta? Sono organismi animali introdotti dall’uomo, per caso o no, in zone in cui non vivevano prima. Nel nuovo habitat si adattano (secondo le leggi dell’evoluzione no?) sconvolgono l’equilibrio preesistente e inevitabilmente provocano cambiamenti che hanno un impatto ambientale – e anche sociale ed economico – molto importante.

Perché sono così forti da riuscire a vivere in un ambiente totalmente estraneo? Dovendo adattarsi a un nuovo ambiente, per la loro sopravvivenza devono mettere in campo una grande flessibilità ecologica e di comportamento, compresa l’adattabilità a condizioni anche estreme, e diventano meno vulnerabili delle specie locali. Ma intervengono anche altri fattori per favorire il loro successo nella nuova area, come la loro competitività e la grande capacità di riprodursi.

Un Report che li inquadra

A settembre l’Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services (IPBES), massima autorità scientifica sulla natura e i suoi contributi, ha pubblicato un importante report dedicato alle specie aliene invasive: “Assessment Report on Invasive Alien Species and their Control”. 

È il primo rapporto che informa sulle più recenti conoscenze scientifiche sulle specie aliene invasive a livello internazionale: è il frutto di 4 anni di analisi di un team multidisciplinare di 86 scienziati di 49 paesi, con l’aiuto di 200 collaboratori. Per l’Italia, ISPRA con i suoi due esperti rappresenta all’IPBES il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza. Da questo studio risulta che le attività umane hanno introdotto più di 37.000 specie aliene, e il ritmo con cui aumentano è quasi incredibile: in pratica, 200 specie all’anno. E almeno 3.500 sono ‘invasive’: dal 6% delle piante al 22% di tutti gli invertebrati. Il 20% di tutti gi impatti sono avvenuti nelle isole. Il 34% di tutte le segnalazioni riguarda le Americhe hanno, seguite da Europa e Asia centrale (31%), Asia Pacifico (25%) e Africa (7%). Oltre al danno per l’impatto sulla biodiversità, le nuove specie invasive ‘costano’ 423 miliardi di dollari (ogni anno), un aumento del 400% ogni decennio dal 1970 si prevedono ulteriori aumenti.

Dal precedente rapporto IPBES risulta che proprio le specie aliene invasive sono uno dei 5 maggiori fattori di perdita della biodiversità, oltre alla distruzione e degradazione degli habitat, all’inquinamento, al prelievo delle risorse biologiche al cambiamento climatico.

Date le dimensioni del problema, è il caso di ricordare che proprio in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità (COP 15) tenuta a Montreal nel dicembre 2022, la prevenzione e la gestione dell’introduzione e della diffusione delle specie invasive era uno degli 23 target globali da raggiungere entro il 2030.

Europa e Italia

L’Unione Europea ha stilato una lista di 49 tipologie pericolose, 33 delle quali sono in Italia: ecco 10 tra le specie più specie ostili che si trovano nel nostro paese.

La prima lista di specie è stata adottata il 14 luglio 2016, poi l’elenco è stato aggiornato con una seconda lista di specie il 13 luglio 2017, con una terza il 25 luglio 2019 e infine con una quarta il 13 luglio 2022.

Le quattro liste sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea e complessivamente sono segnalate 88 specie esotiche invasive di interesse per quanto riguarda l’intera UE.

L’elenco delle specie esotiche invasive di interesse unionale contiene solo specie che risultano alloctone sul territorio dell’Unione europea, pertanto non possono essere incluse specie che sono esotiche solo per uno o alcuni stati membri (es. Siluro), in quanto risultano essere alloctone solo a scala nazionale e non a scala unionale. Per questo motivo il Regolamento europeo 1143/2014 (Art.12) e il Decreto di attuazione 230/2017 (Art. 5) prevedono che si possano adottare anche liste di specie esotiche invasive rilevanti per il territorio nazionale. Al momento in Italia non è ancora stato istituito un elenco nazionale.

La situazione dell’Italia

Dai dati ISPRA, sono identificate oltre 3.500 specie aliene, e attualmente presenti sono 3.363. Il loro arrivo molto spesso è dovuto a ‘passaggi’ con le merci in arrivo o i mezzi di trasporto (ricordiamo bene l’ingresso di Aedes albopictus, la zanzara tigre).

Alcune specie animali invasive in Italia

Aedes albopictus – Zanzara Tigre

Callinectes sapidus – Granchio blu

Gambusia affinis – Gambusia

Lithobates catesbeianus – Rana toro americana

Myocastor coypus – Nutria

Procambarus clarkii – Gambero rosso della Louisiana

Rhynchophorus ferrugineus – Punteruolo rosso

Sciurus carolinensis – Scoiattolo grigio (v. articolo pubblicato a pag. 14 di PEST MAGAZINE 14) PEST2_14_guida ok.pdf

Silurus glani – Pesce Siluro (non è riconosciuto dalla UE come invasivo, in quanto non presente in ogni Stato UE)

Solenopsis invicta – Formica di fuoco, v. articolo in questo numero

Trachemys scripta – Testuggine palustre americana

Vespa velutina – Calabrone asiatico

Il Progetto europeo Life ASAPAlien Species Awareness Program

Si tratta di un progetto coordinato da ISPRA, che ha come partner la Regione Lazio, l’Università di Cagliari, Federparchi, Legambiente, Nemo srl, TIC srl, cofinanziato oltre che dall’Unione Europea, anche dal Ministero dell’Ambiente e dai Parchi Nazionali dell’Aspromonte, Apennino Lucano, Arcipelago Toscano e Gran Paradiso. L’obiettivo di Life ASAP è contribuire all’implementazione del recente Regolamento Europeo, aumentando la consapevolezza della società italiana sul problema delle specie aliene e favorendo l’adozione di comportamenti responsabili finalizzati a ridurre il rischio di nuove introduzioni.

In Italia le specie aliene sono più di 3.000, di cui circa il 15% invasive, con un aumento del 96% negli ultimi 30 anni. Per rispondere a questa grave e crescente minaccia è stato adottato il Regolamento Europeo n. 1143/2014recante disposizioni volte a prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive”.

Sono 952 le nuove specie aliene esaminate dagli esperti riuniti dal progetto europeo Life ASAP per valutarne le possibilità di ingresso nel nostro Paese e i potenziali danni per il patrimonio naturale, per la salute dei cittadini e per la nostra economia. 87quelle definite “critiche” perché a massimo impatto: piante e animali in grado di invadere tutti gli ecosistemi terrestri (74 specie), marini (9) e le acque interne (4). Un rischio enorme poiché queste nuove minacce andrebbero ad aggiungersi alle oltre 3.000 specie aliene già presenti.

Per saperne di più:

www.ipbes.net

www.specieinvasive.it/

www.specieinvasive.i/specie-di-rilevanza-unionale/specie-di-rilevanza-unionale-2

www.etifor.com

www.wwf.it

www.geopop.it

https://wikipedia.org

www.lifeasap.eu