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L’allarme Zika virus

Si parla molto di questo virus e della sua trasmissione, soprattutto in rapporto ai casi di microcefalia dei neonati in Brasile, il cui numero è aumentato moltissimo in pochi mesi.

Il Ministero della Salute del Brasile in uno dei recenti aggiornamenti epidemiologici settimanali sul monitoraggio dei casi di microcefalia (il 27 gennaio), riporta 4.180 casi sospetti da ottobre 2015, di cui 732 (17,5%) sono stati studiati e classificati.

Dei 732 studiati, 270 casi sono stati confermati per malformazioni del sistema nervoso centrale (37%) e  6 su 270 (2,2%) sono risultati positivi all’infezione da virus Zika. Numeri ancora troppo bassi per affermarne la correlazione con certezza.

Sono stati segnalati nel corso di gennaio 2016 i primi casi europei: 3 casi di contagio in Gran Bretagna a carico di persone provenienti da zone differenti del Sud-America. Altri due probabili casi importati in Spagnazika-virus-2_0

Già nella primavera del 2015, sono stati quattro gli italiani di ritorno dal Brasile che erano risultati contagiati.

Il Sud-America vede ben 22 paesi coinvolti nella diffusione di questo patogeno. Altri casi autoctoni sono stati segnalati a gennaio 2016 a San Martin e a Guadalupe, entrambi dipartimenti d’oltremare francesi.

(immagine: BBC)

La trasmissione

Il virus colpisce persone tramite il morso di zanzare infette del genere Aedes, le stesse che trasmettono la Dengue, la Chikungunya e la febbre gialla.

Aedes aegypti (in Europa non è presente, anche se c’è qualche sporadica segnalazione nel passato) è la principale zanzara nei paesi a clima tropicale (non sopravvive a temperature più fredde); ma la paura deriva dalla possibilità che Aedes albopictus o zanzara tigre, sua stretta parente, che può ibernare e sopravvivere in aree più fredde, possa veicolare il virus.

Zika-Mosquito

La zanzara Aedes non può volare a più di 400 metri. Ma può inavvertitamente essere trasportata dall’uomo da un luogo a un altro (ad esempio nei bagagliai delle macchine, con le piante).

Se sopravvive al clima della destinazione, potrebbe in teoria essere in grado di riprodursi lì e di introdurre il virus Zika in nuove aree.

I sintomi

Di solito lo Zika provoca una forma lieve di malattia e i sintomi – febbricola e rash cutaneo, ma anche congiuntiviti, dolori muscolari e articolari, e astenia – compaiono un paio di giorni dopo che la puntura di una zanzara infetta. I sintomi di solito scompaiono in 2-7 giorni.

Il trattamento consiste nell’alleviare il dolore, la febbre e qualsiasi altro sintomo che causa disagio al paziente. Non esiste un vaccino specifico contro il virus.

Le istituzioni e la prevenzione

Margaret Chan, direttore dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha recentemente dichiarato che “Il recente cluster di casi di microcefalia e altri disordini neurologici riportato in Brasile, seguito a un simile cluster nella Polinesia Francese nel 2014, costituisce un’emergenza di salute pubblica internazionale”.

Il vaccino? Marie-Paule Kieny, vicedirettrice dell’Oms, ha affermato di essere a conoscenza che “almeno 15 aziende o gruppi accademici hanno un programma attivo sul vaccino o pensano di attivarne uno molto presto” anche se i tempi per i primi test saranno di ameno un anno e mezzo.

In tempi molto più brevi, entro circa uno e due mesi si saprà però con certezza se è il virus Zika la causa della microcefalia dei neonati di donne infettate e della sindrome di Guillain-Barré.

Informazioni per i viaggiatori

I viaggiatori diretti in Paesi che hanno riportato la trasmissione locale del virus Zika, dovrebbero informarsi sul sito della ECDC, European Centre for Disease Prevention and Control.

Le misure di prevenzione individuale contro le punture di zanzara al chiuso e all’aperto, soprattutto dall’alba al tramonto (Dal Comitato per la Sicurezza Sanitaria (HSC – Health Security Committee) e il ECDC).

Si consiglia di:

  • utilizzare repellenti per zanzare, in conformità con le istruzioni indicate sull’etichetta del prodotto; repellenti a base DEET non sono raccomandati in presenza di bambini sotto i tre mesi di età, mentre possono essere utilizzati senza controindicazioni specifiche da donne in gravidanza
  • indossare camicie a maniche lunghe e pantaloni lunghi, soprattutto durante le ore in cui il tipo di zanzara che trasporta il virus Zika (Aedes) è più attivo
  • dormire o riposarsi in camere schermate o climatizzate e utilizzare zanzariere, anche durante il giorno.

I viaggiatori con disturbi del sistema immunitario, con gravi malattie croniche, in stato di gravidanza o accompagnati da bambini piccoli, devono consultare il proprio medico prima della partenza, per ottenere raccomandazioni sull’uso di repellenti e altre misure preventive.

Dal Ministero della salute: Poster illustrativo

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fonti: Ministero della salute, Podis, Adkanews