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La Cimice dei letti

Le cimici sono artropodi ectoparassiti temporanei ematofagi con abitudini tendenzialmente notturne. Una delle specie più importanti sotto un profilo igienico-sanitario è Cimex lectularius, o cimice dei letti (Bed Bug) che attualmente sta diventando una vera e propria pandemia in diverse aree del mondo.

Bed_bug,_Cimex_lectulariusÈ un  emittero attero, cioè privo di ali, lungo circa 2,8 – 4 mm, con corpo appiattito e di colore brunastro. Possiede un caratteristico apparato boccale, pungente e succhiante, formato da mandibole e mascelle stilettiformi accolte nella doccia formata dal labium. L’intera struttura è disposta, in posizione di riposo, orizzontalmente al di sotto del corpo. Le cimici hanno la facoltà di emettere un forte odore dolciastro e nauseabondo attraverso le loro ghiandole repugnatorie. Così, spesso, un ambiente altamente infestato da questi artropodi può essere riconosciuto dal caratteristico odore.

Il suo fototropismo negativo determina in questo artropode il bisogno di nascondersi durante il giorno nelle zone prive di luce della casa: crepe o fessure dei

CZ0RYZQRKHYLDLQZTLQZPLHZULMRNLMZRHSR6LQR6LFLELHZCZFL2LJLCZ0RRHKZRH5R1LXZAL6RSHQZAL2RBLGRSHmuri, intercapedini dei pavimenti, dietro i mobili, dentro la carta parati e così via. Di notte fuoriesce dai suoi nascondigli per nutrirsi del sangue degli ospiti.

Ciclo vitale

La femmina adulta fecondata e repleta di sangue inizia a deporre, dopo circa 3 – 6 giorni, da 6 a 10 uova di colore bianco perlaceo, di forma allungata (1 mm di lunghezza) e provviste di opercolo.

L’ovodeposizione dura circa sei giorni. Una femmina adulta si nutre in media ogni 3-4 giorni e ogni settimana depone da 3 ad 8 uova. Nel corso della propria vita una femmina può produrre fino a 540 uova.

Lo sviluppo embrionale dura circa 4-12 giorni; si succedono cinque stadi ninfali, ognuno della durata di 2,5-10 giorni. In funzione della temperatura lo sviluppo completo da uovo ad adulto avviene in circa 24 giorni, con temperature 30°C, fino a dilatarsi sui 128 giorni per temperature di 18°C. In condizioni di basse temperature le ninfe possono resistere e sopravvivere per 5-6 mesi senza nutrirsi, mentre gli adulti possono sopravvivere anche più a lungo.

Problematiche Sanitarie

Le cimici si nutrono a spese dell’uomo attraverso l’azione traumatica dei loro stiletti sottili e affilati. La puntura è assolutamente indolore, a causa di un potente anestetico presente nella saliva.

Inoltre, gli enzimi anticoagulanti in essa contenuti, inibendo la conversione del fattore X a fattore Xa, determinano la fuoriuscita copiosa di sangue che viene prontamente succhiato.  La puntura della cimice può determinare l’insorgenza di fenomeni di ipersensibilità alle componenti salivari. Si formano così papule pruriginose che possono essere isolate o raggruppate in un area limitata, di solito sulle braccia, sul tronco o sul viso.

Se disturbato l’insetto può interrompere il pasto e pungere di nuovo nelle immediate vicinanze. Si vengono così a formare diverse lesioni disposte lungo una caratteristica linea retta.  In alcuni casi possono verificarsi delle reazioni di ipersensibilità di tipo generalizzato, fino all’anafilassi.

Diagnostica

Le cimici dei letti costituiscono un grave problema igienico-sanitario e di immagine soprattutto per strutture recettive quali alberghi, ostelli, case di cura, ma anche treni, navi ecc. Il problema ‘cimici’ – e quindi la difficoltà nello svelare precocemente l’infestazione – si correla alla presenza delle neanidi di questo insetto, cioè dei giovani che, appena usciti dall’uovo, sono pressoché invisibili a occhio nudo.

È proprio questa la grande difficoltà diagnostica: riuscire a svelare la presenza delle neanidi prima che possano divenire adulti e riprodursi quindi nuovamente infestando massivamente un ambiente. 8269388777_44fc319462

Quando ci accorgiamo della presenza delle cimici adulte, ben visibili a occhio nudo, l’ambiente è ormai pieno di questi insetti. Per svelarne la presenza si può ricorrere all’EDPAI (Esame Diretto delle Polveri Ambientali Industriali) che rappresenta l’unico mezzo diagnostico in grado di rilevarle prima che si riproducano massicciamente e provochino lesioni cutanee evidenti e ripetute. Attraverso l’EDPAI vengono svelate le tracce delle cimici nell’ambiente, ne vengono individuati i focolai, i locali più a rischio, quelli integri e quelli che, invece, bisogna necessariamente trattare. Si potranno così effettuare dei  trattamenti mirati molto più efficaci, meno dispendiosi ma, soprattutto, meno inquinanti. E, ciò che più è importante, si avrà una soluzione scientifica al problema, con notevole riduzione del danno d’immagine tanto temuto che si sarebbe inevitabilmente riflesso sull’economia della struttura.

Sistemi di lotta e monitoraggio

La lotta a questo insetto può rivelarsi difficoltosa qualora non venga affrontata con un rigoroso protocollo che possa evitare il peggioramento dell’ infestazione.

Monitoraggio

L’individuazione di una infestazione da cimici dei letti non è facilmente rilevabile nelle fasi iniziali proprio perché la quantità di insetti è minima e non rilasciano tracce evidenti. Si consideri che l’infestazione inizia spesso per il trasporto anche di un solo esemplare nell’ambiente.

Sulla base della conoscenza del normale comportamento delle cimici dei letti, sono state messe a punto diverse trappole collanti per il monitoraggio di questi insetti. Un corretto posizionamento delle trappole fornisce alle cimici un perfetto rifugio in prossimità del loro potenziale ospite. 1772494_orig

Le trappole di monitoraggio, grazie alle loro ridotte dimensioni, possono essere posizionate in punti discreti e non visibili. La trappola è facilmente ispezionabile. Un regolare controllo, basato sulla ricerca delle tracce e degli esemplari stessi, consente di identificare i primi segni di infestazione e di programmare gli interventi di disinfestazione sulla base dei dati ottenuti. Quando la trappole vengono posizionate successivamente a un intervento di disinfestazione, consentono di verificare l’esito e la buona riuscita del trattamento.

Utilizzo dei cani

Negli ultimi anni alcune società di disinfestazione – seguendo il trend americano – si stanno specializzando nella detenzione canina per rilevare la presenza delle cimici dei letti. I cani sono solitamente addestrati in maniera particolare e con estrema accuratezza per la ricerca delle cimici dei letti.

Questi cani riconoscono l’odore degli insetti, delle larve e delle uova e arrivano a distinguere tra insetti vivi e anche individuare l’odore dei residui che si lasciano alle spalle (pelli e feci). Una volta che il cane ha allertato la presenza di cimici, il conduttore indicherà al proprietario la zona di rilevamento in modo da permettergli di organizzare una disinfestazione.

Disinfestazione tradizionale con soluzione insetticida

L’utilizzo di insetticidi chimici classici nella lotta alle cimici dei letti ha diversi limiti e pone alcune difficoltà:

• necessità di lasciare aerare gli ambienti trattati per diverse ore

• impossibilità di raggiungere i punti più nascosti

• resistenza delle cimici nei confronti di alcuni principi attivi

• nessuna efficacia sulle uova

Nonostante questi punti di debolezza, a volte può essere necessaria l’esecuzione di trattamenti chimici, operando un’attenta scelta delle formulazioni e dei principi attivi.

Trattamento con vapore

Questa è una recente metodologia d’intervento che unisce l’efficacia e la sicurezza del trattamento. In pratica non viene utilizzato alcun insetticida chimico, ma solo vapore secco riscaldato a circa 180° C che uccide tutti gli stadi del parassita, uova comprese.

Gli ambienti sono inoltre fruibili immediatamente dopo l’intervento. La lotta alla cimice dei letti richiede sempre un piano di interventi: difficilmente si potrà risolvere un’infestazione con un solo trattamento; a seconda del grado di infestazione rilevato in fase di sopralluogo sarà possibile stimare un numero di interventi necessari.

Trattamento termico

Il trattamento consiste nell’aumentare progressivamente la temperatura di una stanza fino a 60°C e di mantenerla stabile per circa 4/5 ore, finché tutte le cimici sono morte. Questo trattamento è in grado di uccidere l’insetto, le larve e le uova ed è molto efficace ma può solo essere fatto da professionisti con le dovute attrezzature.

Trattamento a freddo

Questo trattamento per la disinfezione da cimici dei letti implica l’utilizzo di liquidi a bassissima temperatura, che vengono vaporizzati sulle zone da trattare. L’esposizione al freddo intenso uccide gli insetti e le loro uova immediatamente. Questo trattamento va applicato manualmente da operatori professionisti.

Concludendo, non c’è modo di proteggersi totalmente contro l’infestazione da cimici dei letti, se non adottare semplici accortezze durante i viaggi, specialmente all’estero.

Al ritorno da un viaggio, o da una notte fuori casa, ispezionare sempre con cura sia la valigia sia il contenuto. Se si pensa di avere rilevato la presenza di cimici dei letti e si teme (o si vuole) prevenire un’infestazione, contattare il disinfestatore di riferimento. La diagnosi precoce è il modo migliore per impedire loro di diffondersi: questo non è certo un parassita che può essere combattuto con sistemi fai-da-te…

Mario Alessi