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Glifosato: dalla UE arrivato l’ok per altri 5 anni

La Commissione Europea aveva proposto un rinnovo per cinque anni per l’utilizzo del glifosato, il controverso erbicida (i permessi di utilizzo e commercio scadono il 15 dicembre), e la votazione – del 27 novembre – degli Stati membri della UE ha deciso di confermare la proposta.Schermata 2017-11-27 alle 19.13.10

Per il via libera era necessario avere il 55% degli Stati membri (16 su 28) che rappresentano  almeno il 65% della popolazione comunitaria. Mentre Italia e Francia hanno dato voti contrari (come Austria, Belgio, Cipro, Francia, Grecia, Lussemburgo, Malta e Ungheria), Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Irlanda, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito e Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia e Svezia hanno votato sì (insieme rappresentano il 65,7% della popolazione totale dell’Ue). E pare che il voto decisivo sia stato quello tedesco.

Una storia controversa

Una lunga storia, quella del glifosato, a partire dal marzo 2015 quando lo IARC (International Agency for Research on Cancer) aveva classificato il glifosato e i fitofarmaci che lo contengono come “probabile cancerogena per l’uomo”,  inserendola nella categoria 2A (in questa categoria sono comprese le sostanze con cancerogenicità limitata per l’uomo, ma sufficiente nei test clinici su animali). Nel novembre dello stesso anno EFSA, Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, ha stabilito che “è improbabile che il glifosato costituisca un pericolo di cancerogenicità per l’uomo“.

A maggio del 2016, una riunione di esperti dell’OMS, l’OrganizzazioneMondiale della Sanità, e della FAO sui residui di pesticidi (JMPR) è giunta alla conclusione che “è improbabile che il glifosato comporti un rischio cancerogeno per gli uomini come conseguenza dell’esposizione attraverso la dieta“. Alla fine di giugno dello scorso anno la Commissione Europea ha deciso di prorogare di altri 18 mesi l’autorizzazione all’uso del glifosato, anche se nello stesso tempo ha chiesto agli stati membri di limitarne l’uso nei luoghi pubblici.

In Italia il 7 ottobre 2016 è entrato in vigore il Decreto del Ministero della salute del 6 settembre, che revoca l’autorizzazione all’immissione in commercio di prodotti fitosanitari che contengono glifosato con il coformulante Ammina di sego (n. CAS 61791- 26-2) dal 22 novembre 2016 e del loro impiego a partire dal 22 febbraio 2017.

Chiara Merlini