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AIDPI: l’istanza al Commissario straordinario Arcuri

Pubblichiamo il Comunicato stampa dell’Associazione AIDPI relativo all’istanza avanzata in accordo con le Associazioni professionali al Commissario straordinario Domenico Arcuri sollecitando l’inserimento nel prossimo DPCM del termine Sanificazione.

Le Imprese Professionali della SANIFICAZIONE

Fronte comune al Ministero della Salute

Le Imprese Professionali della Disinfestazione e di Pulizia, unitamente ai Fornitori Italiani di Attrezzature, Macchine e Prodotti per la Pulizia, rappresentate dalle rispettive Associazioni Nazionali di Categoria hanno inviato una istanza congiunta urgente al Commissario Straordinario Domenico Arcuri con la richiesta di inserire nel prossimo DPCM un preciso riferimento ai servizi di Sanificazione, indicati nella Decretazione d’urgenza per il contenimento del contagio COVID-19, specificando come questi siano di esclusiva competenza delle Imprese in possesso dei requisiti tecnici previsti dalla normativa vigente (Legge 82/94, DM 274/97 e Legge 40/2007) al fine di garantire un livello accettabile di qualità ed efficacia per gli Enti, le Aziende e le persone destinatarie del servizio.

Si tratta di un problema rilevante anche sul piano fiscale, considerando le agevolazioni concesse alle Imprese che usufruiranno dei servizi di Sanificazione, “che – si legge nel documento – consistono in una successione di azioni prima di pulizia e quindi di disinfezione e/o disinfestazione, eseguibili sia da Imprese di pulizia che da Imprese di Disinfestazione e Derattizzazione, fornibili soltanto dalle Imprese regolarmente iscritte alla competente Camera di Commercio, nel Registro provinciale delle Imprese istituito dalla Legge 82/1994 e dal D.M. 274/1997”.

Le Imprese rappresentate dalle Associazioni firmatarie dell’appello al Ministero si rendono ben conto della eccezionale gravità del momento, ed appare “evidente come il senso del termine ‘sanificazione’ utilizzato nella decretazione d’urgenza …..sia da interpretare tenendo conto della eccezionale e gravissima situazione nella quale è irresponsabile introdurre speciosi cavilli tendenti a tutelare interessi di bottega senza rendersi conto di come sia necessario mettere in campo tutte le strutture operative possibili, ma al tempo stesso occorre avere riferimento alla normativa esistente, per mantenere un livello quantomeno accettabile dei servizi ed evitare l’assalto indiscriminato di una moltitudine di improvvisatori.”

Il documento conclude richiedendo esplicitamente di inserire nella decretazione d’urgenza per il contenimento del contagio COVID-19 un chiarimento di questo tenore:

“Con il termine “sanificazione” degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni, si intende riferirsi ad attività di pulizia prima e di disinfezione poi effettuata da Imprese di Disinfestazione e/o di Pulizia regolarmente registrate e abilitate in base alla normativa vigente”.