Con sanzioni che variano da 1.000 a 3.000 euro per ogni albero colpito da Xylella fastidiosa che non è stato abbattuto, la Regione deve multare se stessa.
In Puglia il problema Xylella colpisce ancora, stavolta in modo pecuniario. Per i ritardi nell’abbattimento degli ulivi infestati – in questo caso 18 alberi a Ostuni, in provincia di Brindisi – la Regione si trova a dovere applicare le sanzioni contro di sé.
La delibera regionale n. 1890 del 2018, infatti, stabilisce che i trattamenti e l’estirpazione delle piante risultate infette secondo i monitoraggi 2018-2019 siano effettuate dalla Regione tramite l’Arif, Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali della Puglia, per garantire la velocità delle operazioni, come era stato richiesto dalla Commissione UE.
L’Unione Europea nel 2015 aveva infatti aperto una procedura d’infrazione per lItalia a causa dei ritardi nell’attuare misure contro la diffusione del batterio che provoca il disseccamento di milioni di ulivi in Puglia e il 5 settembre ha condannato l’Italia per non averlo fatto.
Le sanzioni sono inflitte dall’Osservatorio fitosanitario regionale che, in caso di inadempienze, è autorizzato a multare l’ente incaricato degli abbattimenti, in questo caso l’Arif. Così è scattata l’autopunizione…
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno