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PESTMED è alle porte

PestMed EXPO, la Fiera Evento a cadenza biennale, dedicata ai professionisti del Pest Management e della Sanificazione, torna a Bologna Fiere il 28-29 febbraio e 1° marzo 2024 con un carico di novità. Tra queste, la crescente presenza di player esteri, la spinta sull’acceleratore del riconoscimento giuridico della figura del Pest manager e lo sviluppo di pratiche di disinfestazione in biologico, attualmente priva di norme o disciplinari, negli ambienti di lavoro soprattutto nel settore agroalimentare e della ristorazione.

I temi chiave

Il riconoscimento del Pest Manager e la formazione specifica

Da tempo il settore richiede un riconoscimento della figura professionale dell’operatore del Pest Control. ANID sta lavorando intensamente a questo obiettivo: la costituzione di un ordine con iniziativa dell’associazione promossa attivamente da Marco Benedetti, presidente dell’Associazione Nazionale delle Imprese di Disinfestazione, e un percorso di formazione mirato, necessario anche per la presenza di principi attivi pericolosi che oggi possono essere utilizzati anche dai privati. A tutt’oggi per creare un’azienda di disinfestazione è sufficiente essere un perito chimico o industriale.

Purtroppo, non esistendo una normativa nazionale dedicata alla formazione e all’attività del pest manager – precisa Benedetti – sono molte le imprese che si improvvisano tali senza aver il giusto background di conoscenze. Una situazione sconcertante se si considerano i tipi di prodotti che usiamo, fra i quali anche biocidi, per eliminare gli infestanti”.

E l’edizione di PestMed 2024 quest’ann sarà caratterizzata dall’accelerazione che il comparto sta dando alla necessità di un percorso di formazione specifico e al riconoscimento giuridico della figura del Pest manager. “Per questo, è in corso da tempo un dialogo con i Ministeri di riferimento: Agricoltura, Salute e Ambiente”.

Leffetto ‘combo’ è una delle conseguenze più deleterie legate ad una mancata programmazione degli interventi. Di cosa si tratta? “È la compresenza di più veleni applicati da interventi diversi e non coordinati che possono agire in maniera pesantemente negativa sull’areale interessato – spiega Marco Benedetti – Ad esempio causando moria di api o di altri insetti o animali utili o, peggio ancora, rendere l’ambiente disinfestato, sì, ma insalubre”.

La centralità dell’Italia, la sua importanza strategica

Per la sua collocazione geografica centrale nel bacino del Mediterraneo, il cambiamento climatico nel nostro Paese risulta amplificato, con un aumento delle temperature medie di 3° contro il +1,5° gradi di media mondiale. Il risultato è l’aumento della presenza di infestanti non autoctoni e la presenza di infestanti in periodi diverso dalla stagionalità a cui si è sempre fatto riferimento.

L’alluvione della Romagna dello scorso 17 maggio, quando in un solo giorno sono esondati 23 fiumi, ha visto le aziende di disinfestazione assumere un ruolo da protagonista per gli interventi resi necessari dopo il reflusso delle acque e dei fanghi alluvionali e il ripristino delle condizioni igienico-sanitarie dei comuni coinvolti. 

Ci siamo messi subito a disposizione della Regione Emilia-Romagna – ha spiegato Marco Benedetti, presidente di ANID, l’associazione nazionale delle imprese di disinfestazione – che aveva istituito una cabina di regia per la gestione dell’emergenza. Le nostre competenze si sono rivelate strategiche nella disinfestazione dei Paesi e degli ambienti alluvionati per contrastare la presenza degli infestanti che naturalmente compaiono dopo disastri di questo genere. Infestanti che stanno proliferando anche a causa del cambio climatico”.

Questo richiede di essere sempre al passo e anticipare le richieste del mercato con innovazioni di prodotto e di processo, in un’ottica di collaborazione intersettoriale. Anche per questo PestMed è un ‘luogo’ cruciale, con

l’attenzione dei buyer di cinque continenti, particolarmente di quelli del bacino mediterraneo (Nord Africa, Medioriente e Far East) in cerca di soluzioni più all’avanguardia rispetto alle loro realtà. L’adesione già confermata di 40 delegazioni straniere da oltre 30 Paesi provenienti da Asia, Africa ed Europa conferma l’importanza di PestMed Expo 2024. Confermata anche la presenza di FAOPMA con i suoi buyer da Asia e Oceania.

La sostenibilità non è più solo un’opzione

L’Europa ci chiede di ridurre i biocidi e per ottenere l’autorizzazione e registrarne nuovi sono necessarie molte risorse, sia in termini di ricerca e sviluppo che di know how burocratico: non esiste una disciplina per la disinfestazione sostenibile e ancor meno per le aziende che operano in biologico. Disinfestazione sostenibile e biologica: due temi di estrema attualità, attività di supporto per le aziende, ANID ha appena sviluppato un protocollo per la disinfestazione in biologico e sostenibile finalizzata ad accompagnare le aziende, soprattutto quelle agroalimentari e del settore della ristorazione, verso la transizione ecologica. Contemporaneamente molte aziende, da parte loro, stanno sviluppando soluzioni sostenibili.

La ristorazione è un settore cruciale

Il comparto della ristorazione si lega a quello del controllo degli infestanti, nell’ottica della salute e della sicurezza. Per questo a PestMed viene dedicato un apposito spazio nell’area espositiva, per approfondire temi e focalizzare l’importanza decisiva.Nel settore del food service, solo tre aziende su dieci si rivolgono a dei pest manager professionisti. Essendoci una lacuna normativa sul ruolo e la formazione dei pest manager, al momento si viaggia solo con la Direttiva europea sui Biocidi ammessi, circa una decina, mentre in Italia vige il pacchetto igiene che definisce solo gli obiettivi che devono essere raggiunti negli ambienti di lavoro. In mancanza di indicazioni precise, la maggior parte dei ristoratori non è in grado di distinguere tra aziende di disinfestazione professionali e quelle improvvisate. Il canale Horeca offre, in questo senso, ampi margini di crescita per i professionisti del pest control in un’ottica win win che ha come obiettivo primario la garanzia di qualità dei servizi offerti.

Stiamo svolgendo un lavoro importante sulla base di questa nuova visione – ha precisato Marco Benedetti, – L’apertura al canale della ristorazione nasce dal fatto che l’ANIR, l’Associazione nazionale delle imprese della ristorazione, ha istituito un progetto legato al cibo sicuro a cui hanno aderito associazioni di categoria ed enti del settore. Tra questi anche ANID, perché gli obiettivi del progetto rispecchiano in pieno quella che è la nostra mission e si inseriscono nelle attività quotidiane del pest manager che vede, nel settore alimentare un asset importante del proprio operato”.